Certosa di San Lorenzo, domani andiamo a ...Padula
Padula e la certosa più grande d'Italia
Alla scoperta della Certosa di San Lorenzo
Le nostre vacanze al mare prevedono sempre delle giornate alla scoperta dei dintorni del luogo in cui risediamo, lasciato Palinuro per un giorno ci siamo spostati nell'entroterra. Una volta giunti a destinazione, attraversando paesaggi montuosi inattesi, abbiamo quindi dato il via alla nostra esplorazione. Entrati nel complesso della Certosa, armati di un libretto acquistato alla cassa abbiamo iniziato la visita scoprendo che la realizzazione si deve a Tommaso II Sanseverino conte di Marsico e Signore del Vallo di Diano che in seguito la donò alla Chiesa, le terre intorno rimasero dei Sanseverino fino alla decadenza della famiglia a quel punto i monaci gestirono in completa autonomia la struttura e la produzione di vino, formaggi, frutta e verdura come una vera e propria azienda con tanto di dipendenti.
il coro ligneo intagliato e decorato |
Dell'impianto originale rimangono pochi elementi, nel tempo infatti è stata arricchita e impreziosita, dopo un periodo fiorente, all'inizio del 1800 sotto il dominio napoleonico fu trasformata in caserma e i monaci vennero banditi, purtroppo con la loro cacciata furono portate in Francia molte opere d'arte e tesori custoditi al suo interno (alcuni furono salvati e conservati presso il Museo Reale di Napoli).
I Certosini rientrarono al termine del dominio napoleonico, ma con l'unità d'Italia venne dichiarata Monumento Nazionale cadendo nell' oblio fino ad essere utilizzata come carcere durante le due guerre mondiali. Fortunatamente nel 1982 sono iniziati i lavori di restauro che l'hanno resa nuovamente visitabile.
Anche la cornice di una porta può essere un'opera d'arte |
Camminando tra chiostri, cappelle, celle, locali di servizio e scale siamo stati rapiti dalla ricchezza delle decorazioni di alcuni locali in contrasto con la rigida semplicità delle celle di clausura.
Il chiostro, curiosità e leggende
Il grande chiostro che misura 104x105 m oltre ad essere imponente è misterioso, fino a quando non lo si raggiunge non si riesce a capire dove possa essere inserito in quel dedalo di corridoi e chiostri.
Altri due particolari ci hanno colpito molto, la scala a chiocciola in pietra e l'imponente scala ellittica attraverso la quale i monaci transitavano per la passeggiata settimanale nel parco.
scala a chiocciola in pietra |
Anche la cucina ha un fascino tutto particolare, si tratta infatti di una grande stanza con un camino enorme sotto cui è posto il focolare in piastrelle colorate, grandi tavoli in pietra come il grande lavandino. La cucina è nota per essere comparsa, unitamente ad altre parti della Certosa, nel film di Francesco Rosi "C'era una volta" con Sofia Loren nel quale viene citato l'episodio della frittata di 1000 uova.
Leggenda narra infatti che l'Imperatore Carlo V di ritorno dalla Terra Santa con il proprio seguito abbia soggiornato a Padula e che i monaci abbiano, per l'occasione, allestito un ricco banchetto con una frittata di 1000 uova appunto.
In ricordo di tale evento quest'anno si è giunti alla 22° edizione della rievocazione storica dell'episodio, è da tener presente se ci si trova in zona ad Agosto frittata 1000 uova
Informazioni pratiche
Padula è una cittadina situata a circa 100 km da Salerno e a 50 km da Sapri. Uscendo al casello di Padula-Buonabitacolo sull’autostrada A3 SA/RC, bisogna proseguire per la SS 19 a 3 km dal bivio di Padula.Arrivando in auto si può sostare in ampio parcheggio a pagamento, dotato di servizi igienici puliti, da cui si accede alla strada pedonale che conduce all'ingresso e biglietteria della Certosa.
In prossimità del parcheggio è indicata l'area sosta camper presso l'agriturismo Tre santi della quale però non sono in grado di fare una recensione non avendola provata di persona.
A Padula non c’è la stazione ferroviaria, ma è possibile scendere a Battipaglia o a Sapri e da lì prendere uno degli autobus sostitutivi messi a disposizione da Trenitalia.
Chiostro minore nella Certosa di San Lorenzo a Padula |
I bilgietti
La nostra proverbiale fortuna ci ha portati qui la prima domenica del mese, pertanto non abbiamo pagato l'ingresso. Pagando 3 € ci hanno dato un libretto con le principali spiegazioni su cosa vedere e la storia di questa maestosa costruzione.
Il biglietto intero costa 6 €, 10 € se si acquista l'ingresso ai musei civici, per i minori di 18 anni l'ingesso è gratuito, ma per avere una visione più dettagliata consiglio di consultare il sito , qui trovate i dettagli dei prezzi.
Un vero splendore! Me ne avevano già parlato e direi che vale certamente un viaggio. Poi si può andare sulla magnifica costa...
RispondiEliminainfatti noi eravamo in vacanza a Palinuro, ma le località vicine sono molte e per tutti i gusti.
RispondiEliminaSai quante volte sono passata da Padula e non mi sono mai fermata? Una pessima scelta mi pare visto lo splendore che mi sono persa. Recupererò.
RispondiEliminaSi, fermati appena puoi, si svolgono anche tante manifestazioni, potrebbe essere interessante.
RispondiEliminaMi hai convinta, non appena ritorno in Italia ci faccio un sacco..! Dopo tutte le chiese portoghesi che ho visitato, una certosa italiana mi ci vorrebbe proprio ;-)
RispondiElimina.... Se ne "scovo" altre mi faccio sentire😜
RispondiEliminaMa dai, sai che non conosco proprio questo posto? bhe lo ammetto, in generale, non conosco molto bene il Cilento! per questo mi piace leggere i tuoi articoli, per scoprire posti nuovi!
RispondiEliminaIl Cilento non lo conosco benissimo nemmeno io, ma posso garantirti che quello che ho avuto modo di scoprire mi è piaciuto, ho ancora parecchie cose da visitare da quelle parti, una scusa per tornare prima o poi. Ah ho anche mangiato cose buone 😋
RispondiEliminaSai che non la conoscevo, un ottimo suggerimento per le prossime visite. Tra l'altro sembra veramente molto bella.
RispondiEliminaIn effetti è bella ed interessante... Buona gita Camilla.
RispondiEliminaNon avevo assolutamente idea dell'esistenza di questo posto... ma è troppo carino! Complimenti per far scoprire a noi lettori mete poco convenzionali o che si tendono a esplorare poco! Bellissima la scala a chiocciola in pietra! :D
RispondiEliminaGrazie, è il mio desiderio scoprire le bellezze meno gettonate😄
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