Napoli, domani andiamo a...

Visitare Napoli

vista da castel Sant'Elmo
Il Vesuvio 
Finalmente siamo riusciti a programmare e compiere il desiderato viaggio a Napoli. Era da tempo che questa idea albergava nella nostra testa, si sa che Napoli è una città che spaventa noi del nord, per molti è la città delle truffe, del rumore, del caos.
Oggi, dopo averla vissuta per quasi quattro giorni posso affermare che è una fantastica città, certo come ogni metropoli ha le sue problematiche e le sue difficoltà, ma è davvero bella, accogliente, ricca di patrimonio storico e culturale e soprattutto è la città più divertente che io abbia visitato, a Napoli ho riso tantissimo e non ho riso di Napoli, ho riso con Napoli.

Si riesce a visitare Napoli in tre giorni?

La nostra permanenza è durata quatto notti, quindi tre giornate intere essendo arrivati alle 22:00  del 3 gennaio e ripartiti alle 13:55 del 7 gennaio.
L'organizzazione pre-viaggio prevedeva  alcuni appuntamenti fissati, momenti idealmente destinati ad alcune visite e momenti liberi, ci siamo trovati con i programmi cambiati all'ultimo e riorganizzazioni fatte al volo, ma nulla di grave.
In città, escludendo le zone limitrofe c'è moltissimo da vedere quindi risulta necessario compiere delle scelte, in base ai gusti, ma anche tenendo conto dei tempi dettati da spostamenti ed eventuali code.

Castel nuovo Napoli
Il Maschio Angioino
Per noi aver scelto le vacanze di Natale ha significato  imbattersi in imponenti folle, ma gli impegni scolastici  dei figli sono purtroppo vincolanti, ci siamo comunque regalati un giorno in più di vacanza rispetto al calendario scolastico piemontese.
Per questi tre giorni ci siamo  organizzati così:

Giorno 1 - Scopriamo Napoli

Lo abbiamo volutamente lasciato libero da impegni programmati per iniziare a capire modalità e tempi degli spostamenti.
Prima destinazione Piazza del Plebiscito.
Con la metropolitana siamo arrivati alla fermata Municipio, una volta in superficie ecco il primo regalo della città: Wolwes Coming, un branco di 100 lupi, in ferro da 280 kg l'uno, minaccia un imponente guerriero.
i lupi di Liu Rouwang a Napoli
Wolwes Coming

Si tratta dell'opera dell'artista Liu Rouwang che vuole portare a riflettere sulle devastazioni che l'uomo compie nei confronti della natura. I lupi  sono rappresentati con espressioni feroci, ma non intimoriscono i passanti che li cavalcano e scattano fotografie. (Resterà a Napoli fino al 31 marzo 2020.)
Chiesa San Francesco da Paola
piazza del Plebiscito
I lupi si trovano ai piedi del Maschio Angioino o Castel Nuovo, poco distante si trova l'ingresso della Galleria Umberto I, con i suoi negozi e i locali e dalla quale si può uscire sulla via dello shopping, Via Toledo. Percorrendo una affollata via Toledo abbiamo finalmente raggiunto la nostra meta: piazza del Plebiscito.
E' una delle piazze più ampie d'Italia, delimitata da un lato dal famoso colonnato semicircolare, con al centro la chiesa dedicata a San Francesco da Paola che guarda Palazzo Reale a lato del quale troviamo anche il Teatro San Carlo (la facciata attualmente è in restauro).
Qui abbiamo respirato l'aria della città e abbiamo sorseggiato il nostro primo caffè allo storico Caffè Gambrinus tanto affollato quanto affascinante.
Cattedrale di San Gennaro
Duomo di Napoli

Passeggiata fino al mare e per pranzo i Quartieri Spagnoli, quartiere storico di Napoli dal sapore verace.
Nel pomeriggio ci eravamo proposti come meta la visita a Napoli Sotterranea, ma ci siamo dovuti arrendere trovando più di due ore e mezza di coda per riuscire ad entrare. Programma saltato, senza arrenderci abbiamo optato per spostarci al Duomo.
La cattedrale ha origini antichissime ed stata anche vittima di terremoti che in fase di ricostruzione hanno portato a modifiche importanti fino a conferirle questo aspetto di stampo rinascimentale. Seduti nella navata centrale, ammirando l'opera dell'uomo, abbiamo letto del miracolo di San Gennaro  prima di recarci a visitare la cappella situata a destra della navata centrale ed essere rapiti dai colori della cupola.
cappella del Tesoro di San Gennaro 
Terminata questa visita siamo tronati alla base, stanchi, con l'intento di riposare, cenare e scendere nuovamente verso il mare dove si sarebbe svolto un concerto in memoria di Pino Daniele, in occasione dei 5 anni dalla morte, vicino a castel dell'Ovo, ma dopo cena abbiamo lasciato che la stanchezza avesse la meglio.

Giorno 2 - Napoli dall'alto

Il secondo giorno, offriva opportunità davvero interessanti tra cui abbiamo dovuto scegliere, la prima domenica di ogni mese infatti le visite ai musei statali sono gratuite grazie all'iniziativa domenica al museo. Abbiamo scelto Castel Sant'Elmo posto nella parte alta della città, il giorno precedente lo avevamo più volte notato intuendone il potenziale. La giornata limpida soleggiata, ma ventosa, ci ha regalato degli scorci davvero interessanti.

napoli dall'alto
Castel Sant'Elmo

Per pranzo ci siamo poi spostati al Rione Sanità dove abbiamo avuto modo di visitare il cimitero delle Fontanelle, un luogo insolito e inaspettato che vale la pena di vedere per lo spaccato di napoletanità che offre, un misto tra fede, superstizione e leggende.
Da qui ci siamo nuovamente spostati in centro, utilizzando una delle tre funicolari, infatti  alle 18 avevamo la visita prenotata alla cappella San Severo in cui si trova il famosissimo Cristo  Velato (e' possibile e consigliabile prenotare i biglietti on line).
rione Sanità
Cimitero delle fontanelle

Per cena questa volta siamo rimasti in centro, ci avevano suggerito un paio di locali tra cui  la Trattoria Quartieri Spagnoli in cui avevamo diligentemente prenotato per le 20, purtroppo  il tavolo ci è stato assegnato con più di un ora di ritardo, ma le portate squisite ad un prezzo molto ragionevole in un ambiente verace ci hanno fatto dimenticare l'inconveniente.
Dopo cena, vista l'ora siamo tornati a casa sfruttando la vicina e bellissima fermata della metropolitana Toledo. In realtà tutte le fermate della linea 1 della metropolitana sono opere d'arte, completamente differenti tra loro e da scoprire una ad una, noi le abbiamo visitate quasi tutte è un tipo di scoperta che apprezzano anche i più piccoli e aiuta a rinfrancarsi dalle fatiche del turista.

Giorno 3 - Napoli sotterranea, finalmente

la befana dei pompieri
La befana a Napoli
Il terzo giorno aveva da programma un'escursione fuori dal centro, alla scoperta del Parco dei Murales situato nel quartiere Ponticelli. L'appuntamento delle 9 e 30  alla stazione Garibaldi con la  Cooperativa Aginalia che ci avrebbe condotti ad ammirare gli imponenti murales nel quartiere, è saltato all'ultimo per un problema di salute della guida, non essendoci documentati a sufficienza per effettuare la gita in autonomia ci siamo convinti a modificare i  programmi. La cooperativa è attiva in ambito sociale ed utilizza le visite guidate come risorsa per finanziare le proprie attività, l'accesso al parco è gratuito, il percorso dura circa 1 ora e la guida non è indispensabile.
Essendo il 6 gennaio siamo tornati a piazza del Plebiscito ad assistere all'arrivo della Befana, che da Palazzo Reale lanciava le caramelle in un contesto di festa dedicato ai bambini.
La quantità di persone presenti era importante non ci siamo quindi trattenuti oltre.
Per pranzo abbiamo scelto di assaggiare il cuoppo di mare in versione street food (un cono da passeggio con varie tipologie di pesce fritto) arancini e panini napoletani e finalmente siamo riusciti a compiere la visita alla tanto desiderata Napoli Sotterranea. 

acquedotto di Napoli
Napoli Sotterranea

Un'escursione di circa un ora attraverso le condotte e le cisterne dell'acqua presenti nel sottosuolo che hanno attraversato  moltissimi secoli di storia. 
le ceramiche di Santa Chiara
Monastero di Santa Chiara

Un'altra visita che avevamo accantonato nei giorni precedenti a causa delle code è quella al Monastero di Santa Chiara, inserito al volo nel tempo ritrovato a causa delle variazioni di programma, nel  trasferimento verso il chiostro  siamo passati da via Vicaria Vecchia, poco distante dal Duomo,  ad ammirare il San Gennanaro di Jorit, un famoso writer, sopperendo così alla mancati visita ai murales.
Per cena questa volta la vera Pizza napoletana da Mattozzi in piazza Carità, in realtà ci avevano suggerito un altro locale in via Pignasecca, ma lo abbiamo trovato chiuso.

Jorit Napoli
S. Gennaro di Jorit
Giorno 4 - si torna a casa

Il giorno 4 è stato il giorno del rientro, alle 13.55 alla stazione Garibaldi ci attendeva il treno del ritorno, come addio la metropolitana ci ha lasciati a piedi a metà del percorso, la linea è stata chiusa mentre carichi di bagagli effettuavamo l'ultimo viaggio così ci siamo dovuti inventare un modo per arrivare a destinazione, ci siamo riusciti senza troppe difficoltà.
Queste sono state le giornate che abbiamo trascorso a Napoli, maggiori dettagli relativi a quanto abbiamo avuto modo di visitare li racconterò in post futuri, quello che non posso in alcun modo raccontare è l'atmosfera di questa città e dei suoi abitanti, bisogna proprio viverlo.

Informazioni pratiche 

Sentirsi sicuri a Napoli

Dopo essere stati derubati in Francia, in un luogo all'apparenza sicuro e tranquillo, siamo un po' guardinghi, così per evitare problemi abbiamo scelto di viaggiare leggeri, niente portafoglio, o meglio la versione ultra leggera di quello solito, solo una carta di credito prepagata a testa (noi usiamo Hype, è molto versatile e si può fare anche per i ragazzi dai 14 anni in su) qualche euro in contanti suddiviso tra me e mio marito.
Zaino con il necessario per trascorrere fuori l'intera giornata, macchina fotografica portata a tracolla con qualche precauzione e i portafogli tenuti addosso, io marsupio sotto la giacca, lui tasca interna anteriore. Non abbiamo mai percepito situazioni di "pericolo" nemmeno nei luoghi affollati.

Dove abbiamo dormito a Napoli

Prima di scegliere il luogo in cui dormire ci siamo informati tra amici, colleghi e conoscenti, la richiesta era di una soluzione semplice e versatile adatta ad una famiglia di 4 persone,  abbiamo optato, per una questione di disponibilità, per il b&b delight al Vomero vicino alla fermata della metro Salvador Rosa, ci siamo trovati molto bene, accogliente, pulito, ordinato oltre che con personale  molto disponibile.
Tra i consigli ricevuti segnalo:  Vieni da me.
Dormire a Napoli
La Nostra camera al B&B Delight

Cosa mangiare a Napoli

Posso dire la Pizza? risposta scontata lo so, per chi non conoscesse la pizza napoletana c'è da tener presente che ha il bordo spesso, la parte centrale sottile e morbida, risulta quindi un po' diversa da quella che molti di noi si aspettano, i locali che servono la vera pizza napoletana e seguono il disciplinare AVPN espongono il logo di pulcinella su sfondo nero.
Le pizzerie più famose sovente hanno la coda fuori dal locale.

panini Napoletani
Panini napoletani 
Lungo Spaccanapoli si trovano in ogni dove locali che vendono street food di ogni genere e tipo, i prezzi sono più che buoni il consiglio e di assaggiare qui e la.
Ottimo il cuoppo di mare e i panini napoletani , li abbiamo scoperti a Palinuro qualche estate fa e anche a Napoli li abbiamo mangiati volentieri.
Si trovano anche moltissime trattorie, hanno locali di dimensioni tendenzialmente ridotte, moltissime sono trattorie dall'impronta semplice che servono piatti della cucina partenopea davvero gustosi, i nostri figli hanno mangiato con gioia la loro prima pasta e patate.
I dolci non sono la nostra passione, ma una fetta di pastiera a merenda mio figlio l'ha apprezzata così come le sfogliatelle a colazione, le vendono ovunque, ci sono addirittura negozi esclusivi mono prodotto.

Parliamo di prezzi

Come ho detto abbiamo viaggiato in treno, Torino - Napoli e viceversa.
Andata con Italo ritorno con  Freccia Rossa, il viaggio dura circa 6 ore, nelle vacanze di natale (dal 3 al 7 gennaio) per 3 adulti e 1 bambino abbiamo speso in totale 340 €.
Il prezzo dei treni è estremamente variabile, cercando di seguire un po' offerte e promozioni si possono ottenere prezzi davvero interessanti, tornando il giorno seguente avremmo potuto spendere meno di 20 € a persona, ma la scuola chiamava.

napoli, panorama
Napoli da castel Sant'Elmo

Per muoverci in città abbiamo optato per la metropolitana, ogni mattina acquistavamo un biglietto giornaliero ciascuno, al prezzo di 3.50 €, la corsa semplice costa 1,20€.  
La sera dell'arrivo, vista l'ora e considerato che non avevamo idea di come raggiungere il B&b, abbiamo preferito prenotare un taxi, ci siamo avvalsi del servizio free-now prenotando direttamente dal treno, a posteriori è stata una buona soluzione, arrivando ad un'altra ora non sarebbe stato impossibile avvalersi dei mezzi, ma occorreva un'attimo di calma.







Commenti

  1. Sono appena tornata da Napoli, anche io solo tre giorni e mi sono innamorata dell'ospitalità di questa città, mi ha davvero stupito positivamente!

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    1. A questo punto sono curiosa di sapere cosa hai scelto di vedere, tre giorni non bastano, ma lasciare dei luoghi da scoprire è la miglior scusa per tornare.

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    2. Sto ancora scrivendo! Credo mi usciranno almeno dieci articoli talmente mi è piaciuta ;)

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  2. Quanto avrei voglia di una fantastica pizza napoletana ora!! Mi ero ripromessa di tornare a Napoli nel 2019 per visitare meglio questa città stupenda - vorrei tanto visitare il monastero di Santa Chiara ad esempio. Ci proverò nel 2020...ma penso sarà più probabile il 2021.

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    1. Ti auguro di riuscire ad esaudire il desiderio, per me ci sono voluti parecchi anni, ma alla fine ci sono riuscita. Il monastero di Santa Chiara oltre ad essere bello sorprende con il silenzio che lo avvolge.

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Un weekend a Napoli è sempre un'ottima scelta, come la colazione da Gambrinus. Napoli è mille colori e ti aspetta sempre sorridendo. Meravigliosa la Napoli sotterranea.

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    1. Ho ancora diversi post in serbo relativi ai 3 giorni a Napoli, uno sarà dedicato proprio a Napoli sotterranea.

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