Cimitero delle fontanelle, andiamo a Napoli
Cimitero delle Fontanelle, Napoli
capuzzella uno dei teschi a cui rivolgere le proprie preghiere |
La prima volta in cui io ho incontrato le Fontanelle è stato durante la lettura di due libri, consigliatissimi, ovvero la saga della famiglia Esposito Ben venuti in casa Esposito e Ben tornati in casa Esposito, il boss di famiglia nei momenti di crisi si recava proprio qui a cercar consiglio. La descrizione di questo luogo mi ha incuriosita tanto da ripromettermi di annoverarlo tra le mete di un eventuale viaggio a Napoli e così è stato.
Anime pezzentelle |
Perchè ci sono tutte queste ossa alle Fontanelle?
La collina fu scelta dagli antichi greci quale spazio per la tumulazione dei propri defunti, essendo appena fuori dalla città ed essendo di tufo, materiale utilizzato per edificare, i corpi venivano posti negli spazi lasciati dall'estrazione dei blocchi. Anche nei secoli seguenti queste caratteristiche favorirono il proseguire di questo utilizzo, pare che qui venissero sepolti notte tempo i corpi destinati al riposo eterno nelle chiese della città, ma a causa di problemi di spazio, le salme venivano trafugate nottetempo e spostate alle Fontanelle.l'interno del Cimitero delle Fontanelle |
La zona però era da sempre soggetta ad allagamenti ed alluvioni di carattere importante tanto che avvenne che un fiume di fango e detriti fuoriuscisse dalle cave trascinando con se i poveri resti umani che incontrava.
A seguito di questo evento i resti vennero ricomposti nelle grotte, venne realizzato un altare fino a trasformare la cava nell'ossario che oggi vediamo.
Le leggende delle Fontanelle.
Al cimitero delle Fontanelle ad un certo punto ebbe inizio il rito delle anime pezzentelle, le persone sceglievano un defunto, o meglio era il defunto stesso a farsi scegliere attraverso alcuni segni da interpretare, il fedele iniziava quindi a prendersi cura della propria capuzzella (cranio) pregando per la sua anima e dedicandole attenzioni.
Pregando per il trapassato si attendeva che apparisse in sogno a svelare la propria storia e quando ciò avveniva il teschio iniziava a sudare (il tasso di umidità nella grotta è elevato e la condensa fa apparire i teschi sudati) segno che si stava adoperando per far ottenere la grazia al fedele, le richieste erano notizie di cari lontani, matrimoni, guarigioni o ancor meglio i numeri da giocare al lotto. Se la grazia arrivava la capuzzella otteneva maggiori attenzioni in caso contrario poteva essere accantonata a favore di un nuovo defunto.
Molte anime hanno svelato la propria identità o sono divenute poi protagoniste di fantasiose leggende.
il Capitano |
Il Capitano
Il teschio del Capitano lo si riconosce dall'occhio nero, leggenda vuole che una giovane in cerca di marito avesse dedicato la propria devozione al Capitano, una volta trovato uno sposo insistette per far conoscere a questo la capuzella artefice delle nozze. Lo sposo poco convinto dell'intercessione invitò con fare scherzoso il Capitano alle proprie nozze infilandogli un bastone in un occhio, quello ora nero. Durante la festa di nozze lo sposo fu avvertito della presenza di un ignoto personaggio in uniforme, presentatosi al cospetto dell'ignoto per capirne l'identità, questi gli ricordò l'invito ricevuto mostrando le ossa sotto al mantello.
Lo sposo cadde a terra senza vita.
Donna Concetta
Donna Concetta desiderosa di una gravidanza che non arrivava scelse la prorpia capuzzalla e dopo averle rivolto le proprie preghiere finalmente vide coronato il proprio sogno di maternità. Ripresa dal parto tornando alle Fontanelle per rendere grazie vide che il teschio emenava una luce speciale e pareva sudare mentre gli altri erano impolverati e opachi. Donna Concetta da allora adottò il teschio diventando devota dell'anima che le aveva concesso la grazia.
Ci sono moltissime altre storie da scoprire, come quella di Lucia che si articola in molte varianti, c'è chi la dice morta prima del matrimonio e chi appena dopo, costretta ad un matrimonio combinato. Un'altra anima famosa e quella del Monaco capace di far conoscere i numeri del lotto.
il fascino delle capuzzelle |
Dettagli pratici
Si può andare alle Fontanelle con i bambini?
Il dubbio che ogni genitore si pone è quello di esporre i propri figli a situazioni che potrebbero impressionare o turbare gli animi sensibili, direi che per quanto riguarda questo luogo è da accantonare, nulla di ciò che si vede è troppo forte da scatenare emozioni negative.
La mistura di sacro e profano crea degli scenari quasi surreali, è divertente osservare gli oggetti più disparati lasciati in dono alle anime, direi che certi travestimenti di halloween fanno molta più paura ed impressione.
strutture di ossa |
Anche le strutture seppur riempite di ossa umane sono solo molto curiose e la caccia all'individuazione di vertebre e costole è un passatempo interessante per i più piccoli, ovviamente sempre con il massimo rispetto per il luogo.
Come arrivare alle Fontanelle
La soluzione per la quale abbiamo optato noi pare essere la più gettonata: metropolitana linea 1 fermata Materdei.
La fermata dista circa 10 minuti a piedi, occorre procedere lungo via Caracciolo al termine della quale una scalinata conduce a via Fontanelle, seguendola si arriva a destinazione. La meta è parecchio battuta, si incontrano molti turisti diretti al sito o di ritorno.
la cava di tufo alle Fontanelle |
Orario e prezzo
Per accedere all'area non è necessario acquistare alcun biglietto, l'ingresso è gratuito, non ci sono sul posto guide con cui effettuare la visita.
Nel tempo in cui noi siamo stati all'interno del cimitero era presente una comitiva con guida, abbiamo anche origliato un po', non so se fosse un tour più ampio e quella fosse una tappa del percorso oppure si trattasse delle visite organizzate e prenotabili di cui ci ha parlato il custode. Purtroppo non ho riferimenti testati da consigliare, ma on line ne ho trovati un paio. L'orario di apertura è abbastanza ampio dalle 10 alle 17 ogni giorno.
Sono felice di aver scelto questa meta tra quelle selezionate per il nostro soggiorno a Napoli, la consiglio vivamente, forse toglie tempo a opere d'arte o siti storici di maggior importanza, ma sicuramente fornisce uno spaccato di napoletanità interessante.
Questi itinerari, apparentemente un po' macabri, a me incuriosiscono sempre per la loro storia ed unicità. Sicuramente dovessi recarmi a Napoli, questo sarà uno dei luoghi che inserirò nel mio programma.
RispondiEliminaIn realtà non è poi così macabro, si tratta sempre di morte per carità, ma condita con il giusto spirito napoletano assume un aspetto differente
EliminaNapoli è meravigliosa - non vedo l'ora di fare anche io questa visita, programmata per settembre 2020. Io non la trovo assolutamente cupa e macabra, la trovo assolutamente sacra.
RispondiEliminaAllora buon giro, a noi è piaciuto molto, leggere le leggende che riguardano le varie capuzzella per poi andare a cercarle e i doni portati dalle persone, tutto molto mistico.
EliminaHo scoperto che i ragazzi sono molto più noir di noi adulti e che trovano questi luoghi molto intriganti :-) Anch'io amo andare alla ricerca dei luoghi letti sui libri, assumono un significato più intimo.
RispondiEliminaForse sono fasi della vita, una volta amavo i film che raccontano storie di dolore, ora li scantono il più possibile cerco leggerezza. Per quanto riguarda i libri è bello vedere dal vivo i luoghi in cui sono ambientati, anche i film sono diversi se conosci il posto.
RispondiEliminaI bambini hanno una sensibilità molto diversa da quella degli adulti. Mio figlio qui si sarebbe divertito un mondo.
RispondiElimina😂😂
EliminaNe stavo giusto parlando l'altro giorno con due amiche di Napoli e in realtà sarei davvero curiosa di vederlo dal vivo, con quel mix di sacro e profano come tu lo hai descritto sembra molto affascinante!
RispondiEliminaSTEFANIA, cosa dicono le tue amiche, è una questione superata quella delle capuzzella o è ancora sentita? Tra i doni lasciati alle anime c'erano oggetti attuali, che lascia presumere sia ancora viva nei Napoletani questa fede.
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