Una delle esperienze più belle durante l'ultimo viaggio a Roma è stata salire sull'Altare della Patria o Vittoriano. Uno dei monumenti più "giovani" della città eterna, per lungo tempo anche un po' dimenticato, è capace di offrire una bella opportunità che mai avrei creduto. Andiamo con ordine.
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Il Vittoriano o Altare della della Patria |
Il Vittoriano
La scultura in marmo bianco che tutti conosciamo nasce come tributo a Vittorio Emanuele II primo re d'Italia, il 16 maggio 1878, quattro mesi dopo la sua morte, il governo emanò una legge che prevedeva la costruzione del monumento. Dalla legge scaturì un concorso di idee per cercare il progetto giusto, nel bando non erano indicati nè il luogo in cui realizzarlo e nemmeno la forma che dovesse avere. Il progetto vincitore fu quello di Henry Paul Nenot, che non venne realizzato per vari motivi. Nel 1882 venne bandito nuovamente un concorso di idee, questa volta il bando indicava come luogo di realizzazione il colle del Campidoglio, abbattendo edifici preesistenti per creare lo spazio e prevedeva la realizzazione di una statua equestre su fondo architettonico. Questa volta il progetto prescelto fu quello di Giuseppe Sacconi ispirato all'altare di Zeus a Pergamo e al Santuario della Fortuna Primigenia a Palestrina. Il 22 marzo 1885 ci fu la posa della prima pietra.
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Dettagli del Vittoriano |
Il progetto subì nel corso del tempo diverse variazioni, era stato pensato in travertino, pietra con cui sono costruiti moltissimi monumenti romani, ma venne poi realizzato in marmo botticino, un pregiato marmo bianco estratto nel bresciano. Giuseppe Sacconi seguì scrupolosamente le fasi di costruzione della sua opera, scelse gli artisti a cui affidare la realizzazione delle varie statue e opere artistiche, tranne che per la statua del Re a cavallo, affidata al friulano Enrico Chiarardia. L'effige del re è molto realistica, sono state impiegate 50 tonnellate di bronzo proveniente dalla fusione di diversi cannoni per realizzare l'imponente statua alta 12 metri, 24 considerando il basamento e lunga 10 metri.
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Vittorio Emanuele II |
La data di inaugurazione del monumento venne scelta da Vittorio Emanuele III e avvenne in occasione del cinquantesimo anniversario dell'unità d'Italia il 4 giugno 1911, l'opera non era ancora conclusa. Il progettista morì prima della conclusione dei lavori e a lui subentrarono tre architetti
Gaetano Koch, Manfredo Manfredi e
Pio Piacentini, con il loro arrivo si perse l'omogeneità stilistica trattandosi di persone con visioni molto differenti tra loro.
Altare della Patria e Milite Ignoto
Durante la realizzazione del Vittoriano, la terrazza sotto alla statua equestre del Re, divenne un' Altare della Patria, un'area votiva dedicata alla nazione e ai suoi valori. Al centro è presente la statua della Dea Roma con ai lati due allegorie raffiguranti i valori della nazione: lavoro e patriottismo. A seguito del primo conflitto mondiale il governo decise di realizzare un monumento per celebrare i caduti in battaglia, la tomba del milite ignoto venne così inserita nel Vittoriano. Un soldato non identificabile venne tumulato qui, unitamente ad un blocco di pietra proveniente dal monte Grappa teatro dello scontro noto come prima battaglia del Piave, la tomba si trova al centro dell'Altare della Patria .
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Milite Ignoto |
Il Milite Ignoto insignito della medaglia al valor militare, in rappresentanza di tutti i soldati caduti in battaglia venne scelto durante una cerimonia ad Aquilea durante la quale vennero esposte 11 bare di soldati caduti al fronte e non riconoscibili, la signora Maria Bergamas, mamma di un giovane disperso ebbe il compito di indicare una tra le bare identiche che venne poi trasportata nella capitale.
Cosa vedere al Vittoriano
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Panorama dalla terrazza delle quadrighe |
La si raggiunge salendo l'imponente scalinata con al centro la statua equestre, si ha così modo di rendersi conto dell'imponenza della statua e della struttura dopo di che sul retro del colonnato è presente l'ascensore che consente di raggiungere la sommità del monumento. Da lassù la vista su Roma è davvero incantevole, sono 360 ° di panorama impareggiabile, impossibile non perdersi a cercare nello skyline della capitale le sagome delle chiese, dei palazzi dei resti dell'antica Roma profili noti o meno riconoscibili. La consiglio davvero come tappa, senza considerare che per la sua conformazione è accessibile anche a chi come me soffre di vertigini e non riesce ad affrontare torri, campanili o simili per godere della vista dall'alto.
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salendo in ascensore |
Informazioni pratiche
Il Vittoriano si trova in Piazza Venezia, lo si può facilmente raggiungere con la metropolitana Linea azzurra (B) scendendo alla fermata Colosseo, nel frattempo sono in corso i lavori della linea C con fermata in Piazza Venezia. Ci sono anche diverse linee autobus con le quali è possibile arrivare a destinazione
www.atac.roma.it.
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Piazza Venezia |
Per visitare il Vittoriano il consiglio è quello di consultare il sito ufficiale
Vittoriano in cui è possibile reperire molte informazioni utili oltre agli orari di apertura.
Che meraviglia non sapevo si potesse salire! E' proprio vero che Roma andrebbe visitata di continuo, è una sorpresa infinita!
RispondiEliminaEh già Roma ha sempre delle belle sorprese. Credo sia stato aperto nel 2007 l'ascensore panoramico per salire sulla terrazza.
EliminaUno dei miei monumenti preferiti di Roma! Ora poi che si può salire sulle sue terrazze è ancora più bello da vedere!
RispondiEliminaIo lo avevo sempre un po' snobbato, in questa situazione invece l'ho apprezzato molto e guardare Roma da lassù è uno spettacolo.
EliminaStupenda la vista da lassù, davvero indimenticabile! Uno dei luoghi di Roma che preferisco
RispondiEliminaRoma è bella da ogni angolazione, però da lassù è magica e poi salendo le scalinate bianche e imponenti si percepisce la maestosità del monumento, prima non ci avevo fatto caso.
EliminaQualche anno fa sono salita sulla Terrazza del Vittoriano: concordo, da lissù si vede il panorama più bello di Roma!
RispondiEliminadopo questa ulteriore conferma non ci sono più scuse, occorre non perdere questo luogo se si è a Roma
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