Santuario di Vicoforte. Domani andiamo a ... vedere la cupola ellittica più grande al mondo

A giugno abbiamo teascorso un fine settimana nelle Langhe, una delle tappe dei tre giorni a zonzo è stata la visita al Santuario di Vicoforte. E' stato facile annetterlo nell'itinerario dista infatti un decina di chilometri da Mondovì e in cinque minuti di auto dal Santuario si può raggiungere la Big Bench n 220. Lo abbiamo inserito dopo averne sentito decantare la bellezza, ma ci siamo arrivati senza particolare aspettativa. 

Santuario di Vicoforte

Santuario Regina Montis Regalis di Vicoforte

Il Santuario Regina Montis Regalis deve la sua realizzazione alla devozione popolare che, attribuendo un potere taumaturgico ad un'immagine raffigurante Madonna con in braccio Gesù bambino, ha donato fama alla sacra immagine raffigurata su un pilone votivo eretto tra viottoli di campagna e ruscelletti.  La leggenda narra che il pilone coperto dai rovi e per questo dimenticato venne colpito per errore da un cacciatore, sull'effige è ancora presente un segno bianco tra la mano della Madonna e il piede di Gesù, questo incidente riportò alla luce la sacra immagine perduta a cui sono stati attribuiti miracoli e guarigioni. 

Santuario Regina Montis Regalis di Vicoforte

Nel 1594 la devozione degli abitanti della zona, guidati da Cesare Trombetta, un seminarista che amava raccogliersi in preghiera al cospetto della Vergine Maria, iniziarono a lavorare per realizzare una cappella in corrispondenza dell'immagine sacra. L'anno successivo, in seguito a miracolose guarigioni ci fù un crescendo di devozione e lasciti tanto da far capire che la piccola chiesa prevista non sarebbe stata sufficiente ad accogliere i fedeli desiderosi di pregarvi, così il progetto da piccola cappella si trasforma in chiesa a tre navate. La fama del luogo, l'affluenza di pellegrini e le ingenti donazioni,  inducono il duca Carlo Emanuele I di Savoia a prendere le redini della situazione ingigantendo il progetto  e proponendo di affidare la costruzione ai monaci Cistercensi Foglianti e ai padri Gesuiti. La  giustificazione fornita al papa cela gli interessi politici e le mire espansionistiche dietro all'intento di bloccare l'eresia protestante. Interesse e finanziamenti della casa sabauda hanno però breve durata facendo cadere il cantiere in abbandono, sarà l'autentica fede della comunità sostenuta dai referenti locali la leva che consentirà il completamente dell'enorme complesso tra il XVIII e il XIX secolo. 

La cupola di Vicoforte

Cosa vedere a Vicoforte

Il santuario di Vicoforte colpisce chi lo vede esternamente per la sua forma ellittica contornata da quattro campanili, per l'enorme piazza pedonale su cui affaccia e per la monumentale costruzione semiottagonale chiamata palazzata che delimita il lato della piazza. La palazzata, pensata per fornire ospitalità e servizi ai pellegrini è caratterizzata da un lungo porticato che percorre tutto il lato rivolto al santuario. Il complesso è completato poi dall'abbazia che ospitò i monaci benedettini della congregazione dei Cistercensi Foglianti incaricati dal duca Carlo Emanuele I a seguire le opere di costruzione del Santuario. Si tratta di  un grande edificio, collegato alla chiesa in corrispondenza della torre campanaria a est. 

la palazzata di Vicoforte

Dopo aver visto l'intero complesso è solo una volta entrati nel Santuario che si ha la percezione di quanto sia grande la cupola che detiene il primato mondiale tra le cupole ellittiche, i suoi 74 m di altezza abbinati alle misure dei diametri dell'ellisse, quello maggiore misura  36 m il minore 25, vi faranno sentire piccolissimi.  Oltre alle dimensioni l'altro aspetto estremamente sorprendente sono le decorazioni barocche e i 6032 metri quadrati di affreschi che raccontano l'ascesa al cielo della Vergine Maria a lasciare a bocca aperta. L'opera così come la vediamo è il risultato di molti cambiamenti, sfide di vario genere e lavoro durato moltissimi anni.

Informazioni pratiche 

Visita alla cupola 

Arrivati a questo punto se la curiosità vi attanaglia sul sito ufficiale del Santuario è possibile compiere la visita virtuale interna ed esterna visita-virtuale. Per quanto riguarda la visita dal vivo, chi non soffre di vertigini come la sottoscritta può approfittare del servizio MAGNIFICAT di kalata ovvero la visita guidata alla cupola. Sono disponibili due differenti percorsi quello di 2 ore (633 gradini - 60 m di altezza) che conduce fino alla sommità e quello breve della durata di 45 minuti (130 gradini - 23 m di altezza). 


La visita costa 17 € percorso lungo 8 € percorso breve, sono possibili riduzioni e sconti, consultando il sito si trovano le specifiche. Il servizio è attivo nelle giornate di sabato e domenica dal 1 aprile a 1 novembre e dal lunedì alla domenica nel periodo compreso tra 17 luglio al 3 settembre.  I consigli sono quelli di prenotare la visita, indossare abbigliamento comodo e calzature basse e chiuse. 

La giornata a Vicoforte

Per gli amanti dei picnic segnalo la presenza di apposita area attrezzata nello spazio verde ai piedi del Santuario, tavoli e sedie oltre ad area verde in cui giocare o rilassarsi. Volendo è possibile abbinare una visita alle numerosi panchine giganti presenti nella zona, per sapere dove si trovano è possibile scarica l'app tabui sul proprio smartphone o consultare il sito ufficiale www.bigbenchcommunityproject.org

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