Trekking tra i vigneti di Donnas. Domani andiamo a... camminare in Valle d'Aosta.
Camminatori della domenica venite a me! Chi come me ama camminare, ma non è alla ricerca di prestazioni sportive di alto livello è approdato nel luogo giusto. Ho effettuato una bella camminata ad anello, una carezza per l'orgoglio, senza avere un allenamento da atleta consumato.
Sentiero 7 di Donnas |
Donnas
Donnas è un comune valdostano noto anche come la Nizza della Valle d'Aosta per le temperature miti che lo contraddistinguono. Arrivando in Valle d'Aosta non si può fare a meno di notare la distesa si terrazzamenti con muri a secco sui cui vengono coltivate uve di Nebbiolo, Freysa e Neyret. Viti e ulivi vengono coltivati qui proprio per l'ambiente climatico favorevole. Nel cuore del paese si trova una cellula dell'Eco Museo del vino in cui si trovano documentazioni e testimonianze della viticultura eroica di questa zona, per info clicca qui .
viticoltura eroica a Donnas |
Donnas è un centro di antica origine, già in epoca romana da qui transitava la strada romana consolare chiamata Via delle Gallie realizzata per unire la Pianura Padana alla Gallia, un tratto dell'antica strada consolare è ancora presente e percorribile, impossibile non rimanere affascinati dalla sua realizzazione per cui venne scavata la roccia a strapiombo sulla Dora Baltea.
l'antica via delle Gallie a Donnas |
Il sentiero dei vigneti e le pareti di roccia di Donnas
Il nostro percorso è iniziato proprio dalla Antica via delle Gallie, o meglio nell'adiacente parcheggio. Seguendo le indicazioni reperite sul sito ufficiale Valle d'Aosta turismo siamo entrati in paese percorrendo la via delle Gallie, lo abbiamo attraversato interamente e una volta attraversato l'arco abbiamo svoltato a sinistra in direzione Preles percorrendo un tratto di strada carrabile prima di svoltare nel sentiero che ci ha fatti salire passando tra le vigne.
la cappella di Prele |
La salita prosegue fino alla cappella di Prele, l'abbiamo raggiunta seguendo le indicazioni del sentiero n 7, ma ad un certo punto dobbiamo aver sbagliato qualcosa, non abbiamo mai raggiunto l'abitato di Albard come da programma, ma siamo scesi alla roccia Cambusa e alla falesia delle ciliegie, un errore che ci ha mostrato angoli tanto semplici quanto incantevoli. Superate le pareti paradiso degli scalatori la discesa e proseguita in modo abbastanza repentino, fino tornare all'auto.
pareti di roccia e scalatori |
L'anello da cui abbiamo preso spunto prevedeva di raggiungere l'abitato di Bard, ci scocciava non esserci arrivati quindi abbiamo proseguito seguendo il camminamento pedonale lungo la strada statale 26 e scendendo alla centrale idroelettrica, la parte superiore del percorso è chiusa per il rischio frane, insomma a Bard ci siamo arrivati comunque. Per fare tutto il giro ci abbiamo messo cieca 2 ore e io sono lenta.
Informazioni pratiche
Sul sito ufficiale della Valle d'Aosta sono descritti numerosi sentieri, volendo si sceglie il comune di riferimento per il vedere cosa offre.
arrivando a Bard |
Se capiti a Bard ti consiglio una tappa al Bar del Borgo, abbiamo consumato solo un caffè e un dolcino per recuperare le energie, ma i taglieri e i piatti serviti ai tavoli vicini ci hanno fatto un'ottima impressione, abbiamo già segnalato il posto a degli amici e siamo in attesa di organizzare la prossima gita.
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